Il tacchino

Brillante

Descrizione dello spettacolo

Uno spettacolo sul classico stile di G. Feydeau, scoppiettante, ritmato, arguto, spassoso e divertente in ogni momento; l’autore guarda con occhio insaziabilmente curioso i personaggi che sembrano precipitati in un mondo pieno di prevedibilissimi imprevisti, in fondo tutto deve essere studiato minuziosamente per essere improvvisato con la freschezza della novità. Pare che sia del tutto inevitabile che i protagonisti danzino attorno a situazioni che si ingarbugliano sempre più, fino a diventare grosse matasse che solo una lunga risata liberatoria può dipanare.

Lo stile, come sempre, è elegante e raffinato, ma graffiante è la critica ad un mondo fatto di tormentate e nascoste passioni, di tradimenti reali e presunti, da giustificare e che chiedono a gran voce il perdono della società, più che quello del coniuge. Non si può non notare una visione scanzonata del proprio tempo e a volte l’ironia assume le tinte un po’ amare della verità, nel compiangere poveri uomini sempre sull’orlo del fallimento amoroso e sempre goffamente costretti a mentire e donne che vedono alternarsi, come in un surreale carosello, fantastici amanti e servili mariti scodinzolanti e lagnosi. Feydeau si diverte a prendere personaggi assolutamente reali e catapultarli, come un bambino che lancia un giocattolo in aria, in situazioni drammaticamente paradossali, l’impatto è una vera e propria bomba, un perfetto meccanismo che porta al più piacevole e rilassante divertimento!

La storia è un classico del Vaudeville: un uomo, Pontagnac è perdutamente innamorato della moglie di un suo caro amico, Luciana, ma ad essere innamorato di lei c’è anche un altro giovane signore, Redillon, che spera di poter conquistare il cuore della donna, in seguito ad un tradimento del di lei marito, Vatelin.

L’occasione si propone con l’arrivo di una bella signora inglese, Maggy, innamorata di Vatelin; l’incontro si terrà in un albergo, ma proprio lì ci sarà la moglie, il marito inglese tradito, una vecchia e arzilla signora sorda, le mogli degli spasimanti e perfino la polizia, pronta ad arrestare i mariti fedifraghi. È un vero e proprio girotondo di personaggi, fughe rocambolesche, rincorse e tante, tante spassose, improbabili situazioni. Accade però che... tutto si aggiusta! Tutto si perdona, perché si deve pur capire che tutto può accadere, l’importante è conservare sempre quello spirito ironico e indulgente che potrà ancora far vivere altre bellissime avventure, in altrettanti fantastici scenari.

Le rappresentazioni

Sabato 8 maggio 2010, ore 21.00. Domenica 9 maggio 2010, ore 16.30
Teatro Gobetti (via Rossini, 8), Torino

Regia di Maurizio Messana. In scena: Simonetta Baldi, Roberto Bertulli, Ornella De Vitis, Danilo Fanelli, Angelo Guerrisi, Maurizio Messana, Marlene Petropaoli, Stefania Salvatore, Stefano Vagnoni.