Il Gruppo Teatro A

L'incontro tra l'ambito formativo e l'ambito professionale

Il Gruppo Teatro A nasce nel 2014 da un’idea del Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale e si propone di mettere in scena spettacoli d’ogni genere, dal drammatico al brillante, dall’assurdo all’inchiesta. Si compone degli attori professionisti del Gruppo Teatro 1 e degli allievi del Centro Formazioni Attori: l’incontro tra i due ambienti permette un continuo scambio tra l’ambito professionale e l’ambito formativo, instaurando un rapporto di conoscenza reciproca e crescita vicendevole.

Il Gruppo Teatro A è dunque una realtà flessibile, dai confini in costante mutamento, le cui rappresentazioni costituiscono un ponte tra le opere del Gruppo Teatro 1 e i saggi di fine anno dei corsi accademici. L’allievo, durante il percorso formativo, ha così l’opportunità di confrontarsi con il mondo dello spettacolo, di apprenderne i dinamismi e di sperimentarne i molteplici aspetti, sfidandosi e mettendo a frutto le capacità acquisite per elaborare una propria identità artistica.

La direzione artistica e le regie degli spettacoli sono a cura di Maurizio Messana. Il coordinamento organizzativo del Gruppo Teatro A è oggi affidato a Giovanni Messana, tra i membri fondatori, e Martina Naretto.


Gli ultimi spettacoli

Scopri quali sono gli ultimi spettacoli del Gruppo Teatro A.

Image Description

Il piccolo caffè

Tra le opere più conosciute e apprezzate di Tristan Bernard, "Il piccolo caffè" diverte con leggerezza e fluidità, in un intreccio che non lascia respiro.

Image Description

Una luce all'imbrunire

La giovane e attraente Eva Harrington si presenta a Margo Channing, famosa diva di Broadway, esprimendole la sua più fervida ammirazione, sentimento che l'ha portata a seguire per anni la diva ad ogni suo spettacolo. Convinta della buona fede della ragazza, Margo l'assume come segretaria. Eva non tarda a farsi benvolere anche dai migliori amici e collaboratori artistici di Margo, il commediografo Lloyd Richards e sua moglie Karen, nonché dal fidanzato Bill Sampson, regista teatrale. La devozione incondizionata di Eva e le sue instancabili premure iniziano però ben presto a irritare Margo, gelosa delle attenzioni rivolte da Bill a Eva.

Image Description

Malamore

Spettacolo-inchiesta sul mondo della prostituzione. Donne sull’orlo di un marciapiedi, come sull’orlo di un baratro, dal quale cadere vuol dire dimenticare per sempre la propria identità, barattata con lo spregiudicato individualismo maschile. Le testimonianze raccolte da un cronista, nei vari ambiti dove le donne si prostituiscono, diventano documento, denuncia, disperato urlo nel buio di notti dannate, fatte di sesso, droga, violenze su donne da buttare…

Image Description

La signora delle camelie

Una delle più grandi ed emozionanti storie d’amore dell’ottocento francese. Margherita, la più bella cortigiana di Parigi, conduce una vita libera e dispendiosa, ma è perseguitata dalla malattia e dalla mancanza di vero amore. Gli uomini si alternano con regali e favori di ogni genere, ma niente di vero e profondo avviene nella vita tormentata della protagonista, finchè tra i vari volti emergerà quello del giovane Conte Armando Duval.

Image Description

Il dovere del medico

Un uomo, in seguito ad un tradimento, dopo esser stato aggredito dal marito offeso, si difende uccidendolo e di seguito, resosi conto della sua azione, tenta il suicidio.

Image Description

Il peccato

Lo spettacolo vuole essere una vera e propria denuncia del nazi-fascismo, restituendo un’immagine reale dei tempi, senza nulla togliere all’evento spettacolare, che vuole momenti di suggestione, sfumature, emozioni, cura dei costumi e delle musiche. Lo spettatore si troverà, non in un teatro davanti ad uno spettacolo, ma dentro a quella storia, che é e rimane la più orribile pagina vissuta dai nostri padri e che noi dobbiamo necessariamente ricordare, «o vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi», così come ci ha lasciato scritto Primo Levi.

Image Description

Streghe

La caccia alle streghe non è mai finita! Un teatro di attualità, quasi un documentario su quelle pagine di vita da dimenticare, anzi no… da ricordare e non ripetere mai più. Il Gruppo Teatro A, con gli attori del Centro di Sperimentazione Teatrale, affronta le tematiche più scottanti e profonde della violenza sulla donna. Ad alternarsi sulla scena le grandi storie, dalla caccia alle streghe nel cinquecento, ad Alda Merini, cosiderata pazza, a Ida Dalser prima moglie di Mussolini, chiusa in manicomio perché personaggio scomodo al regime, per continuare con una triste carrellata di violenze di cronaca attuale: donne sfregiate, abusate e costrette alla sudditanza fisica e psicologica. Quante donne hanno subito senza poter dire nulla, quante donne hanno sopportato la violenza in silenzio e nemmeno l’urlo più assordante avrebbe potuto risvegliare le coscienze. Un’indagine approfondita e senza filtri sulla violenza fisica, psicologica, sociale, familiare. Un percorso sulla condizione della donna nel tempo fino nostri giorni. Streghe: donne scomode, che sanno troppo, che sfidano l’uomo.

Image Description

Ricomincio da qui

Una carrellata, dal comico al drammatico, delle più belle scene della scorsa stagione teatrale!

Image Description

Lisistrata

Con “Lisistrata” il Gruppo Teatro A, dopo una stagione segnata da spettacoli sulle donne, mette definitivamente in luce l’universo femminile, la sua forza e la determinazione nel perseguire il bene collettivo. Aristofane inventa, con questa divertentissima commedia, lo sciopero del sesso, ultima trovata delle donne di Atene per scongiurare le continue guerre e la corsa al potere, con relativi ladrocini e sopraffazioni.

Image Description

Disordini... ordinari!

Due gustosissime storie, veri e propri spaccati di vita quotidiana, che assumerebbero tutte le caratteristiche dell'assurdo se non ci fosse una realtà, nella quale ci si riconosce, a farci riflettere sull’incomunicabilità che a volte porta a paradossi “drammaticamente comici”!

Image Description

Tutti al macello

La commedia di Boris Vian fa risaltare tutta l’assurdità della guerra, esasperando, in modo grottesco e quasi giocoso, i caratteri dei personaggi.