Salomè
Drammatico
Descrizione dello spettacolo
Salomè va forse considerata più un poema che un'opera teatrale propriamente detta, nonostante sia articolata in scene e dialoghi. Scritta in Francia, fu aspramente criticata e respinta dai censori inglesi, ma rappresentata nel 1894 a Parigi; in confronto alle altre opere teatrali di Wilde, rappresenta il momento più tragico.
Salomè, bella, affascinante, attraente figliastra di re Erode è sconvolta da un'insana e carnale passione erotica per Iokanaan (San Giovanni), unico uomo capace di resiste, animato da una fede sofferta ma al tempo stesso incrollabile e adamantina.
La giovane principessa, simbolo di una sensualità egoistica e terrena, ha un'unica ossessione: baciare la bocca del profeta, la bocca che le è negata, la bocca che pronuncia parole per lei incomprensibili e al tempo stesso carismatiche, enigmatiche e potenti, la bocca che annuncia il verbo di Dio. Un bacio di morte su una bocca di vita, il marchio del male sulle labbra della luce vera.
Tutta l'opera è incentrata sul tormento dell'insana passione per un amore impossibile, amore di corruzione e dolore, sotto l'occhio della luna che riflette e distorce un sole che pur brilla nelle tenebre.
La provocante sensualità di Salomè si contrappone all'amore puro del profeta: la seduzione conturbante e mortifera della donna si confronta con la bellezza trascendente e severa del di Iokanaan, terribile giudice di ogni iniquità ma anche amorevole uomo di fede, capace di trasfigurare i cuori ed elevarli al vero bene.
Iokanaan rappresenta, non solo la fede, ma il credo profondo nelle proprie più intime ed elevate verità, che vuole siano rispettate e anche esempio di profonda giustizia e purezza di spirito.
Erode si pone invece come autorità schiacciante e tormentata dalle insane passioni d’amore verso la figliastra, uomo assetato di potere che persegue unicamente obiettivi personali e utilitaristici, cieco al pensiero del bene altrui.
Salomè incarna i più oscuri lati umani di ogni tempo: il culto dell’immagine e della sensualità, il desiderio di soddisfare ogni brama mediante l’ingannevole seduzione, la morbosa ricerca del piacere carnale, dimenticando o peggio disconoscendo i valori morali che dovrebbero essere la luce della vera bellezza.
Un dramma di intensa capacità ritmica e melodia drammatica che si sviluppa senza un racconto, ma attraverso la poesia. Un dramma d’amore che si concretizza nella sua distruzione.
Prenotazioni
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Prossimamente
Martedì 20 giugno, ore 20.00
Teatro Gobetti (via Rossini, 8, Torino)
Regia di Maurizio Messana. In scena: Giulia Baldo, Guido Canepa, Davide Leoncino, Daniele Grasso, Giovanni Messana, Maurizio Messana, Martina Naretto, Antonella Orlandella, Gloria Restuccia, Ermanno Giampetruzzi, Antonio Ciuverca. Regia tecnica: Andrea Levis, Calogero Sorce.
Le rappresentazioni
Venerdì 21 aprile, ore 20.30
Teatro del Duomo (via Balbo, 8, Chieri)
Regia di Maurizio Messana. In scena: Giulia Baldo, Guido Canepa, Davide Leoncino, Daniele Grasso, Giovanni Messana, Maurizio Messana, Martina Naretto, Antonella Orlandella, Gloria Restuccia, Ermanno Giampetruzzi, Antonio Ciuverca. Regia tecnica: Andrea Levis, Calogero Sorce.
Domenica 30 aprile, ore 16.30
Teatro polivalente "San Barnaba" (Strada del castello di Mirafiori, 42)
Regia di Maurizio Messana. In scena: Giulia Baldo, Guido Canepa, Davide Leoncino, Daniele Grasso, Giovanni Messana, Maurizio Messana, Martina Naretto, Antonella Orlandella, Gloria Restuccia, Ermanno Giampetruzzi, Antonio Ciuverca. Regia tecnica: Andrea Levis, Calogero Sorce.
Sabato 20 maggio, ore 20.00
Sala polivalente "San Giuseppe Cafasso" (Corso Grosseto, 72, Torino)
Regia di Maurizio Messana. In scena: Giulia Baldo, Guido Canepa, Davide Leoncino, Daniele Grasso, Giovanni Messana, Maurizio Messana, Martina Naretto, Antonella Orlandella, Gloria Restuccia, Ermanno Giampetruzzi, Antonio Ciuverca. Regia tecnica: Andrea Levis, Calogero Sorce.