Il peccato

Drammatico

Descrizione dello spettacolo

Nel primo atto alcuni dei più begli estratti di Horowitz e Bertold Brecht ci mettono a conoscenza delle condizioni di vita nella Germania durante il periodo nazista: le prime imposizioni, i sospetti, le spiate, tutto intervallato dall’invettiva che Primo Levi lancia in “se questo è un uomo” e da canzoni dell’epoca. Si arriverà all’inevitabile epilogo, dettato da una macchina lucida e perversa, il nazismo. I protagonisti di questo oscuro e drammatico mondo verranno presi dalle SS e deportati.

Nel secondo atto (liberamente tratto da “Dio Kurt” di Alberto Moravia) i protagonisti si trovano nel campo di concentramento in cui comanda il generale Kurt, spietato interprete delle leggi naziste, allucinato cervello, pronto ad attuare i più crudeli esperimenti, onde dimostrare la supremazia nazista. I deportati saranno costretti ad assistere alla delirante idea del comandante che vuole mettere in scena “l’Edipo Re” di Sofocle , tragedia nella quale il protagonista, Edipo, si sposerà con la madre e ucciderà il padre, all’oscuro del fatto che siano i suoi genitori. Kurt vuole mettere in scena questa grande pagina del teatro greco con i deportati del campo, ma rendendo reali nei minimi particolari tutti i fatti; attraverso questo pretesto Kurt vuole rendere noto il “peccato” commesso dagli ebrei e affermare definitivamente quanto quel popolo non abbia diritto a vivere, insomma il vero “peccato” per il popolo ebreo, secondo lui, è di esistere! I risvolti saranno agghiaccianti e lasceranno i presenti sgomenti.

Lo spettacolo vuole essere una vera e propria denuncia dei fatti, restituendo un’immagine reale dei tempi, senza nulla togliere all’evento spettacolare, che vuole momenti di suggestione, sfumature, emozioni, cura dei costumi e delle musiche. Lo spettatore si troverà, non in un teatro davanti ad uno spettacolo, ma dentro a quella storia, che é e rimane la più orribile pagina vissuta dai nostri padri e noi dobbiamo necessariamente ricordare: “O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi”, così come ci ha lasciato scritto Primo Levi.

Le rappresentazioni

Sabato 30 gennaio 2016, ore 20:00
Teatro Isabella (via Verolengo, 212), Torino

Regia di Maurizio Messana.  In scena: Alessandra Baima, Mariagrazia Latino, Alexandra Carlotta del Sorbo, Martina Naretto, Giovanni Messana, Laudy Ginepro, Mattia Grimod, Giorgio Cristofoletto, Fabio Cattelino.


Venerdì 22 gennaio 2016, ore 20:00
Sala Polivalente del Comune Bra (CN)

Regia di Maurizio Messana.  In scena: Alessandra Baima, Mariagrazia Latino, Alexandra Carlotta del Sorbo, Martina Naretto, Giovanni Messana, Laudy Ginepro, Mattia Grimod, Giorgio Cristofoletto, Fabio Cattelino.